[Lc 18,9: _Disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri_]

Il Signore dà la Grazia agli umili e resiste ai superbi. Se ancora credi di essere tu a fare “del bene” e non la Grazia di Dio che fatica in te, allora la superbia ti ha reso schiavo. Voglio ricordarti che sei stato talmente avvelenato da satana che per salvarti si è dovuto incarnare il Verbo Eterno, morire tra sofferenze atroci, subire un supplizio tremendo, al posto tuo. E questo sacrificio cruento si è rinnovato, incruento, durante ogni Messa a cui hai partecipato. Se per salvare te deve morire un Dio incarnato, ogni giorno, pensa quanto sei peccatore! Considera quanto sei malato! Non manchi forse continuamente di fede, di speranza e soprattutto di carità? Questo significa che condanni continuamente Cristo a morte. Infatti non c’è altra via di salvezza né per te, né per nessun altro. E ancora pensi di essere una “brava persona”? Ancora ti illudi pensando “che cosa avrò fatto mai”? Se non ti sei ancora macchiato del più grave dei peccati è per la Pietà di Dio, non è certo per merito tuo. Ti ha preservato, ti ha custodito. O credi di amare Cristo più di Pietro che lo ha rinnegato tre volte? Pensi di essere più devoto di Paolo che per cieco zelo perseguitava i cristiani? Se credi di essere migliore di Giuda corri un grave rischio! Anche tu venderesti Gesù per pochi spiccioli. In una famosa sequenza allo Spirito Santo si afferma: “senza la Tua Forza, nulla è nell’uomo, nulla è senza colpa”. Nulla.
Senza la Grazia fratello mio, sorella mia, prima o poi colmeresti la misura di satana divenendo come lui. Se non ne sei convinto chiedi allo Spirito di illuminare la Verità nel tuo cuore. Tutti “sono rinchiusi nella disobbedienza, perché Dio possa usare a tutti Misericordia”. Chi si salverà, si salverà attraverso la propria umiliazione, chiedendo pietà a Dio. La Sua Misericordia infatti si stende su quelli che lo rispettano.
Buona domenica Adoratori, Dio ci benedica e la Vergine ci protegga!